Carissimi amici, non ci è sfuggita la data! Ma le cose da fare e coordinare sono tante che con tutta la nostra buona volontà non siamo riusciti a organizzarci prima.
Il 17 luglio del 1982 nasceva Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere, “organismo volto ad opere di promozione umana nei paesi in via di sviluppo”, come lo ha voluto battezzare il motore principale del gruppo di amici che lo costituì trent’anni fa: il professor Edgardo Monari.
Di seguito riportiamo il pensiero del nostro attuale presidente in occasione della prossima vicina assemblea ordinaria dei soci poi vi informeremo della altre iniziative che sono in preparazione per ricordare la nostra storia trentennale ed aggiornarvi sull’avanzamento dei nostri progetti.
30 anni di Solidarietà
Di Gianfranco Manservisi
Bologna 24.09, giornata nella quale si ricorda la Beata Vergine della Mercede patrona dell’Ordine fondato in Spagna, in Aragona per la liberazione degli schiavi e dei rifugiati tanti anni fa. Sembra oggi.
Care amiche e cari amici,
da tanto avrei voluto scrivervi per dare notizie, ma nuovi avvenimenti e nuove situazioni mi hanno fatto rimandare il momento. Poi alcuni giorni fa, per caso (oppure non lo è stato) ho incontrato una persona anziana che mi ha parlato bene di Edgardo (il professore) dicendomi che sapeva di un suo interessamento verso l’Africa poi chiedendomi:
“Dunque voi chi siete? E cosa fate?” È stato un momento imbarazzante. Avrei potuto rispondere tanto e niente.
Lo faccio ora brevemente, tralasciando nomi e cognomi, per essere più dettagliato durante la prossima vicina assemblea ordinaria dei soci (sabato 29 settembre prossimo alle ore17:30 a villa Pallavicini dopo la messa in suffragio di Edgardo Monari che si celebrerà alle ore 16:30) e durante gli incontri che stiamo preparando in occasione del 30esimo anniversario della fondazione di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere nata ufficialmente nel 1982.
Intanto posso dire che oggi sono presenti in cantiere 61 operai africani e tre amici italiani. Il lavoro principale consiste nella esecuzione dei getti in calcestruzzo per le opere complementari alla condotta forzata (blocchi e selle di appoggio); frantumazione dei blocchi di roccia per la preparazione della ghiaia, introvabile sul posto e con costi impossibili. Un’altra notizia importante è che finalmente la TAC è di nuovo in funzione e viene utilizzata per i pazienti del Bugando Medical Centre di Mwanza. Pensate che attualmente questa è l’unica TAC operativa per un bacino di milioni di persone le altre, che si contano sulle dita di una mano, o sono fuori servizio per mancanza di fondi per la manutenzione o sono private a pagamento e si usano solo con la CARTA di CREDITO. L’ultimo intervento di manutenzione è stato eseguito – LAMPO – dall’amico Gandini il lunedì mattina per Mwanza e tornato il venerdì successivo per riferire di avere risolto l’inconveniente. Vorrei sottolineare la tempestività e gratuità dell’intervento. In questi giorni sono arrivati ad Iringa 3 container pieni di materiali necessari ai nostri lavori. Ci sono anche 750 m2 di pavimenti ceramici che assieme a Stefano sono stati ordinati da amici di Sassuolo per la scuola di monsignor Vescovo.
A proposito di Monsignore, da poco nominato segretario della Conferenza Episcopale di Tanzania, a lui rinnovo i miei e nostri complimenti e felicitazioni.
A questo punto non mi resta che ringraziare tutti gli amici di Reggio Emilia, le Sorelle della Provvidenza per l’infanzia abbandonata di Piacenza con in testa la madre generale Suor Carla Rebolini, tutti gli amici di Bologna e San Giovanni, gli amici della Romagna e i saldatori della condotta, gli amici della Brulli Energia, della ZECO Hydropower e della Marelli Motori Elettrici e tutti coloro che in qualche modo, anche minimo, hanno partecipato o stanno partecipando alla realizzazione dei nostri progetti. Un grazie particolare a mons. Paul Ruzoka Arcivescovo di Tabora, a mons. Tarcisius Ngalalekuntwa Vescovo di Iringa, ed a tutti i sacerdoti, padre Luciano, padre Peter e gli altri incaricati dai vescovi a partecipare alla nostra AVVENTURA AFRICANA.
Auguro a tutti voi ogni bene, un abbraccio forte.
Gianfranco Manservisi
(Presidente di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere o.n.g.)
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