Secondo giorno di viaggio

Il nostro breve viaggio in è al secondo giorno (in verità solo il mio viaggio sarà breve, perché Marco è Anna si fermeranno fino al 13 settembre).

Oggi qui è molto nuvoloso e a tratti piove. Anzi a Dar è diluviato ma per fortuna in quella mezzoretta di scroscio eravamo al coperto a mangiare prima di imboccare la Morogoro road con il programma di arrivare a Iringa (500km) entro mezzanotte.

In teoria avremmo dovuto partire attorno alle nove di stamattina dopo gli acquisti delle provviste per i primi giorni a casa Monari. Ma come sempre quando si viene qui i programmi si fanno per essere cambiati. Ovvero è necessario farli per non essere travolti dagli eventi ma occorre sempre ricordare che nove volte su dieci occorrerà cambiarli.

Infatti i tempi dei nostri acquisti in città si sono dilatati e abbiamo anticipato l’incontro con Padre Luciano che era previsto al mio rientro, e alla fine ci mettiamo in macchina alle tre. Considerando che per fare i 500 chilometri per arrivare a Iringa ci vogliono dalle otto alle dieci ore, periamo che il meteo e il traffico ci aiuti.

Infatti …

Per i primi 50 km è già molto se si viaggia ai cinquanta, la fila di camion stracarichi e fumanti è interminabile in tutti due i senso di marcia, Impossibile sorpassare, poi controlli della polizia ogni incrocio ma tanto a questa velocità non possono fare gran che e nemmeno contestarti i sorpassi.

Alle sette e mezza è già buio e comincia a piovere,

Per completare il quadro quanto siamo a una ventina di chilometri da Morogoro foriamo. Meno male che riusciamo a fermarci in un piccolo slargo perché cambiare una gomma del Toyota sul ciglio della statale di notte con la pioggia sarebbe stato davvero pericoloso.

Fanik ed Elia sempre guardati e aiutati da Marco cambiano la gomma forata come nemmeno i meccanici della Ferrari avrebbero saputo fare in queste condizioni.

Ma questa è gente piena di risorse, se in Italia mi fossi presentato con una gomma da riparare dopo le nove di sera probabilmente non avrei risolto gran ché, qui invece dal benzinaio alle porte di Morogoro abbiamo trovato il Gommista che per l’equivalente di circa 25 euro ha sostituita la camera d’aria e riparato la ruota.

Ormai è chiaro che dovremo dormire qui, anche con la ruota di scorta riparata è troppo tardi per fare i restanti 300 km dovendo anche attraversare il parco del Mikumi (dove è sconsigliato scendere dalla macchina anche di giorno) la valle dei Baobab (posto incantevole ma pressoché disabitato e del quale si narrano le disavventure occorse ai viaggiatori da sempre) e la salita di Kitonga (la ripida e stretta strada che sale tortuosa fino alla prima piattaforma dell’altro piano di Iringa); per giunta al buio e con la pioggia.

Trovare tre stanze decenti per una notte all’ultimo momento a Morogoro non è stato facilissimo. Il venerdì è giornata di rientro per tutti e con i tempi di viaggio che ci sono qui è evidente che in molti devono fare una sosta per la notte e noi per giunta siamo degli Mzungu (bianchi) con anche la pretesa di avere il bagno in camera, magari con la doccia e l’acqua calda. Comunque alla fine ci siamo riusciti, solo che domattina la doccia sarà fredda perché non c’è l’acqua calda. Anzi, a giudicare da secchio pieno di acqua che fa bella mostra di sé in bagno, a volte probabilmente non c’è propri l’acqua.

È ormai mezzanotte, domattina altra levataccia per cercare di essere a Iringa in tempo per gli ultimi approvvigionamenti, incontrare il Vescovo e salire in cantiere prima che torni buio.

A domani

Si riparte per completare il lavoro !

Di nuovo a Dar es Salaam alla casa della Procura della Consolata. Viaggio regolare, arrivo alle 3:40, poche ore di sonno poi alle 7:00 ci tufferemo nel caos di Dar per gli approvvigionamenti necessari, primo incontro con P. Luciano Mpoma alla Nazareth House, poi in strada sperando di arrivare entro sera a Iringa.