Amici

Condivido con voi il ricordo di Mario che mi ha mandato l’amico Giuliano.

“Sto riflettendo anche sul fatto che la comunità di Solidarietà “nel regno dei cieli” si sta ingrossando sempre più. Se si coalizzano per chiedere al Padre comune di farci la grazia di ultimare i lavori della centrale sono convinto che questo aiuto indispensabile ci perverrà.    

Ho conosciuto Mario quando la sua attività in Tanzania per la costruzione della centrale idroelettrica di Madege era già in atto da molto tempo.

Subito ho apprezzato il suo impegno a tutto campo per la competenza nella organizzazione e la gestione dei lavori, il collegamento con i progettisti a Bologna per ricevere il benestare a soluzioni che Lui aveva studiato per risolvere problemi che emergevano e sopratutto nel non facile compito relazionale con le strutture africane per ottenere i rifornimenti in tempo per non arrestare i lavori del cantiere.

Nelle riunioni a Bologna, con la lucidità tipica di chi ha sotto controllo l’intera situazione, esponeva l’avanzamento dei lavori, quanto rimaneva da fare e le criticità ancora da superare da consentire anche a chi non era mai stato in loco di avere una chiara immagine della realtà.

Nonostante il suo carattere all’apparenza severo ed esigente aveva un cuore grande verso i lavoratori africani da considerarli come suoi famigliari.

Sono certo che sia stato per Lui un grande rammarico vedersi negare dalla malattia la possibilità di ritornare in Africa, ma sopratutto non aver potuto sapere dell’ultimazione della Centrale”

Giuliano 

Mario Canali

Un altro amico di Solidarietà si è unito a Don Giovanni, a Gianfranco e a Edgardo assieme agli altri che li hanno preceduti.

Noi che restiamo caparbiamente qui, cercando di tenere accesa la fiamma che ardeva in Monari e che aveva acceso anche l’amico Mario Canali, nonostante lui abbia dovuto allontanarsi dalle attività africane per dedicarsi alla sua salute personale, potremo continuare a fare tesoro della sua esperienza e del suo entusiasmo e di quanto di buono egli abbia concretamente fatto negli anni durante i quali ha potuto dedicarsi ai progetti di Solidarietà in Tanzania, prima sulle orme del prof. Monari poi prendendosi carico di trasferirne il testimone a Gianfranco poi anche a me.

Mario Canali ci ha lasciato la scorsa settimana, all’improvviso, e nonostante la tristezza per la perdita di un amico che tanto si è dedicato ai nostri progetti (ed anche personalmente a me aiutandomi a comprendere l’Africa nella quale sono stato chiamato a condurre la nostra associazione), mi piacerebbe poterlo ricordare qui assieme a coloro che lo hanno conosciuto e ne hanno condiviso impegno, entusiasmo e fatiche in Tanzania e anche in Italia.

Dopo il rientro dal suo ultimo viaggio in Tanzania, come purtroppo capita anche nelle amicizie più strette ci eravamo lentamente e reciprocamente allontanati su sentieri differenti. Ciò non toglie tuttavia valore all’impegno, all’entusiasmo dell’opera di Mario in Tanzania seguendo i progetti di Solidarietà per aiutare gli amici che a noi (e quindi anche a lui che era fisicamente con loro) si rivolgevano con fiducia.

Una fiducia reciproca che abbiamo il dovere di mantenere viva nonostante le difficoltà che da ormai quasi due anni hanno rallentato il nostro impegno in Tanzania.

Chiedo a chiunque di voi legga queste inadeguate parole in ricordo di un amico che è corso avanti, di condividere con tutti noi i ricordi dei momenti trascorsi assieme a Mario Canali in Tanzania o in Italia per poterli poi raccogliere qui e condividere con chi lo ha conosciuto e per conservarne memoria ed esempio.

Grazie Mario di tutto quello che ha dato e fatto per Solidarietà, per gli amici africani, per Monari, per Gianfranco e anche per me !

Un abbraccio forte.

Stefano